SEGRETI

Il giorno in cui il Palazzo di giustizia di Milano divenne Tempio massonico

Il giorno in cui il Palazzo di giustizia di Milano divenne Tempio massonico

L’aula magna del Palazzo di giustizia di Milano per un giorno dimentica Mani pulite per assumere la solennità rituale di un Tempio massonico. Mai successo prima d’ora che quell’aula dove Francesco Saverio Borrelli pronunciò il suo “Resistere, resistere, resistere” fosse concessa per la presentazione di un libro, e di che autore: Giancarlo Elia Valori, l’unico espulso dalla loggia P2 per indegnità, in realtà perché faceva ombra al Maestro Venerabile Licio Gelli che gli voleva soffiare i rapporti con Peron e l’Argentina. Ci hanno pensato il presidente della Corte d’appello Giuseppe Ondei e la giudice Carla Romana Raineri a concedergli il Tempio per l’agape fraterna.

La specialità di Valori, che fu definito “l’ultimo potere forte”, sono le relazioni. Il vero potere. In Vaticano, dove a 23 anni divenne “cameriere di spada e cappa”. Nei palazzi di giustizia. Negli ambienti dei servizi segreti, dove era chiamato, con sublime malizia, “Fior di Loto”. Ma sono ormai lontani i tempi della sua affettuosa amicizia con Mino Pecorelli. Dopo la sua morte ha preferito i vincenti. Quelli della Prima Repubblica che sono riusciti a passare indenni alla Seconda, alle privatizzazioni, ai nuovi trasversali equilibri, come lui e come gli amici Fabrizio Palenzona (autostrade) e Paolo Scaroni (ex Eni), accorsi ieri a rendere omaggio al grembiulino, insieme a Oliviero Diliberto, Piergaetano Marchetti, Paolo Savona, Federico Imbert. Assenti giustificati altri grandi amici, i dittatori di tutto il mondo, da Ceausescu a Kim Il Sung.

Il libro presentato (Geopolitica, conflitti, pandemia e cyberspazio, Rubbettino editore) è l’ennesimo fritto misto a cui ci ha abituato da decenni, ogni volta elogiato e recensito con l’incenso dai grandi giornali. Ultimo sfregio, Valori sventola in chiusura la letterina che Borrelli gli scrisse come risposta di cortesia alle sue proverbiali, zuccherose missive. Poi il Tempio chiude e torna finalmente aula magna della giustizia.

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Il Fatto quotidiano, 22 giugno 2022
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