Altro che Milano accogliente e inclusiva. La città del sindaco Giuseppe Sala, tornata al vertice delle classifiche per qualità della vita, ha visto la polizia municipale entrare in azione, nel tardo pomeriggio di giovedì 16 dicembre, per un blitz contro i senza fissa dimora che stazionano e passano la notte nei tunnel sotto la Stazione Centrale. Gli agenti hanno scortato i mezzi Amsa della nettezza urbana che hanno fatto un repulisti delle gallerie. Materassi, coperte, valige, cartoni, poveri effetti personali dei senza tetto sono stati rimossi dagli addetti dell’Amsa sotto gli occhi di una quarantina di poliziotti locali che hanno anche intimidito un giornalista del sito Milano Today e i volontari dell’associazione Mutuo Soccorso Milano che tentavano di documentare il blitz in corso con foto e video.
“Volevano ripulire i tunnel dove i senza tetto cercano di ripararsi per la notte”, racconta una volontaria di Mutuo Soccorso. “Invece di mandare assistenti sociali e mediatori linguistici, il Comune del sindaco Sala ha mandato poliziotti e mezzi della spazzatura. Molti di coloro che dormono nei tunnel sono rifugiati che provengono da zone di guerra. Noi abbiamo subito pubblicato le immagini del blitz sulla nostra pagina Facebook, ma ci hanno intimato di non mostrare i volti degli agenti. Li abbiamo allora mascherati con l’emoticon del diavoletto”. Un cronista di Milano Today è stato bloccato e identificato dalla polizia locale: “Non ho nessuna prova che tu lavori davvero per Milano Today”, gli dice l’agente, “io ti diffido. Se vedo queste foto su altri cose che non siano Milano Today ti denuncio”.
Il Comune di Milano ha spiegato invece che l’operazione era rivolta a spostare i senza tetto, in queste notti di freddo intenso in cui la temperatura scende sotto zero, in un luogo più riparato, il mezzanino della metrò, alla fermata Stazione Centrale della linea verde.
“I dormitori di Milano sono una barzelletta”, commenta la volontaria di Mutuo Soccorso, “e di quelle che non fanno ridere: sono posti gelidi, senza acqua calda, con letti pieni di cimici e liste d’attesa lunghissime. Ogni dormitorio ha una sua lista: come fa una persona fragile a chiamarli tutti ogni giorno, per scoprire se c’è posto? Di fronte a questo, qualcuno si dà da fare per rendere più difficile la vita di chi si trova in strada, installando barriere, togliendo punti d’acqua e bagni pubblici. E ora anche il blitz di polizia”.