Milano sta perdendo la gestione della sua acqua (con una strana consulenza)
Milano sta per perdere la gestione dell’acqua distribuita ai cittadini. Ora il servizio idrico della città è gestito da Mm spa, la società del Comune di Milano che ha progettato le prime linee metropolitane milanesi e ha poi continuato a svolgere funzioni di stazione appaltante per i lavori pubblici e di progettazione di infrastrutture e servizi d’ingegneria. Nel tempo, a Mm sono state affidate anche la gestione delle case popolari di proprietà del Comune di Milano e dei servizi idrici. Questi ultimi potrebbero essere ceduti a Cap Holding, la società pubblica che gestisce l’acqua per i Comuni della Città metropolitana (cioè la ex Provincia di Milano).
La procedura di scorporo del ramo acque di Mm è stata avviata da tempo, con una delibera del consiglio d’amministrazione di Ato (l’azienda speciale territoriale della Città metropolitana) che già a fine 2019 affidava un incarico per lo “studio di valutazione delle sinergie gestionali ed economico-finanziarie derivanti dall’unificazione delle gestioni del servizio idrico integrato”. L’incarico è stato affidato, tramite gara, alla società Paragon Business Advisor srl, che se l’è aggiudicata chiedendo un compenso di 29.950 euro, su una base d’asta di 80 mila euro. Ha battuto alla grande il secondo classificato, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che aveva offerto 80 mila euro.
Nella consulenza, Paragon, scartando tutte le soluzioni alternative, indica la strada della scorporo del servizio idrico e di tutta l’ingegneria di Mm, in favore di Cap Holding. Curioso è però il fatto che Paragon, mentre vinceva questa gara, era già titolare di un incarico di assistenza professionale conferito proprio da Cap Holding in data 17 giugno 2019, con durata fino al 20 aprile 2020, valore 34.900 euro, per fornire un “servizio di assistenza professionale nelle seguenti aree: pre-acquisition due diligence giuslavoristica, legale, contabile e fiscale di una società target”.
Insomma: mentre doveva dare un parere disinteressato sulla gestione del servizio idrico nell’area milanese, era a servizio della società che punta ad acquisire Mm. Allarmati i sindacati milanesi Cgil-Cisl-Uil, che denunciano un progetto per far “perdere al Comune di Milano, e dunque ai cittadini milanesi, il controllo al 100 per cento dell’acqua e dell’ingegneria” e chiedono un incontro con il sindaco Giuseppe Sala “esprimendo preoccupazione per il futuro dei lavoratori di Mm spa”. Segnalano che la conseguenza dell’acquisizione potrebbe essere anche l’aumento delle tariffe per i cittadini, poiché già ora – denunciano – le tariffe Cap Holding sono più alte di quelle Mm e più alti sono anche i disservizi e le perdite d’acqua nel sistema idrico.