Cruchi, le microrecensioni dei lettori
«La letteratura non è nata il giorno in cui un ragazzo,
gridando al lupo al lupo, uscì di corsa dalla
valle di Neanderthal con un gran lupo grigio alle
calcagna: è nata il giorno in cui un ragazzo arrivò
gridando al lupo al lupo, e non c’erano lupi
dietro di lui.»
Vladimir Nabokov, Lezioni di letteratura«E ora come te la passi nella Garibaldi?»
«Niente male. Ma l’importante non è essere rossi
o azzurri, l’importante è scorciare tanti neri quanti
ce n’è.»
Beppe Fenoglio, Una questione privata
Manuela D’Alessandro: “Angeli terribili è il nuovo libro di Gianni Barbacetto che sveste i suoi panni di giornalista (manettaro!) e diventa scrittore vero con una storia delicata e potente. Un libro bellissimo: non un romanzo, non un saggio. Una sorpresa”
Silvia Truzzi: “A volte la verità è il suo contrario, come allo specchio. Tra il bene e il male ci sono di mezzo le sfumature: solo un grande giornalista le può raccontare come fa Gianni Barbacetto in Angeli terribili”
Giulio Del Bon, da Paluzza, autore di storia della guerra partigiana in Carnia
Elena S., dalle colonne di San Lorenzo, Milano: “Qui giace Cruchi, uomo iniquo e perverso. Pregare per lui è tempo perso”. Un uomo morto durante la guerra di Resistenza friulana viene marchiato dall’infamia e poi dimenticato finché l’autore del libro, che ha visto la terribile iscrizione sulla sua lapide durante l’infanzia in Friuli, non decide di scoprire la verità. Un’inchiesta appassionata scritta quasi come un romanzo mescolando con grazia i ricordi di un Friuli magico, di una giovinezza in una Milano in continuo mutamento e la ricerca dentro la Resistenza che al confine orientale d’Italia è stata forse la più divisa e tragica. La Storia non è solo ciò che è accaduto ma anche l’ossessione di ricostruirlo come racconto personale e collettivo.
Antonio Villano, dalla libreria Centofiori di Finale Ligure
Roberto Uggeri: “Dolcemente malinconico. Bello perdersi nei ricordi. A metà strada tra un racconto di Buzzati e un film di Olmi. Un libro di storie come quelle che, una volta, si narravano nel fienile o davanti al focolare”.
Francesca Battocletti dalla libreria di Grado (Gorizia)
Raffaele Liuzzi, sulla Domenica del Sole 24 ore
Nora ha ridisegnato la copertina
Marco Maroni è avanti, legge la copia elettronica
Corrado Stajano sul Corriere della sera
Danila Morassi, a Pordenonelegge
Chiara Moniaci, da Milano, con il suo grande papà