VIDEO/Buco di 30 milioni: Sala ha mentito?
Il verbale dell’assemblea dei soci di Expo certifica un buco di 32,6 milioni nel bilancio 2015 di Expo spa.
Abbiamo chiesto a Giuseppe Sala, commissario Expo e ora candidato sindaco di Milano per il centrosinistra, come commenta il verbale dell’assemblea dei soci di Expo che certifica un buco di 32,6 milioni nel bilancio 2015 di Expo spa. Sala replica che il buco è di 15 milioni. Dunque ammette il buco. Poi dice che quello che conta è il patrimonio netto, che è positivo, e che il bilancio è troppo tecnico per discuterne con dei semplici mortali…
Il verbale d’assemblea di Expo spa – che il Fatto quotidiano ha potuto leggere – certifica un buco di 32,6 milioni nel bilancio 2015 di Expo spa (30,2 se si conteggiano gli ultimi aggiornamenti sul recupero crediti). Se poi però si considerano partite messe a bilancio ma che difficilmente saranno recuperate, il buco potrebbe addirittura essere di alcune centinaia di milioni. Che il bilancio sia in rosso (contrariamente a quanto proclamato finora da Sala) è scritto nero su bianco nel verbale d’assemblea del 9 febbraio 2016 del cda guidato dallo stesso Sala. In verità, il cda era stato convocato il 29 gennaio, poi aggiornato e tenuto aperto fino al 9 febbraio, guarda caso dopo le primarie (6 e 7 febbraio).
Il documento ribadisce la rilevanza del dato finora sbandierato da Sala, cioè il patrimonio netto, che è positivo per 14,2 milioni. Ma un inequivocabile grafico mostra la “proiezione della chiusura del conto economico 2015”, con 736,1 milioni di ricavi gestionali e 721,2 milioni di costi; se si aggiungono gli ammortamenti (-47,6), gli accantonamenti per il fondo rischi (-12,8), l’impatto opere (13,5) e le rettifiche di valore (-0,6), il totale è una perdita di 32,6 milioni.
Ma i documenti che il Fatto quotidiano ha potuto consultare contengono una informazione ancor più clamorosa: “In considerazione delle spese strutturali previste nei primi mesi del 2016 (quantificabili in 4 milioni mensili), è probabile una ricaduta nelle previsioni dell’articolo 2447 del codice civile durante il mese di marzo”. Significa che con febbraio le disponibilità liquide di Expo spa si sono esaurite, ma non le spese. E andando avanti così, da marzo la società accumulerà perdite superiori a un terzo del suo capitale: una situazione in cui la legge impone l’abbattimento del capitale e il suo contemporaneo aumento per riportarlo al minimo legale. Insomma: o si ricapitalizza o la società salta.