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Il San Raffaele sbarca a Lugano. Con Comunione e liberazione

Il San Raffaele sbarca a Lugano. Con Comunione e liberazione

Lugano – Comunione e liberazione ha da tempo piantato solide radici in Svizzera. Ora, il radicamento del gruppo ecclesiale cattolico nel Canton Ticino sta avvenendo anche grazie a due santi: San Raffaele e San Donato, intesi come aziende ospedaliere della sanità privata.

Il Gruppo San Donato (Gsd) è il più grande gruppo italiano della sanità privata, con i suoi 19 ospedali e cliniche, 5 mila posti letto, 4,3 milioni di pazienti curati ogni anno, 16 mila addetti, fatturato di oltre 1 miliardo e mezzo.

Il San Raffaele, l’ospedale milanese dove andava a curarsi anche Silvio Berlusconi (e dove si è spento) è il più famoso dei centri clinici del Gruppo San Donato, controllato dalla famiglia Rotelli, ma diventato, dopo la morte del fondatore Giuseppe Rotelli, una formidabile macchina di relazioni politiche ed economiche, con i consigli d’amministrazione e i posti di vertice delle sue molte società affollati di uomini dei partiti ed ex ministri (come Angelino Alfano), ex magistrati (come Augusta Iannini, moglie di Bruno Vespa) e perfino agenti segreti (come due ex generali della Guardia di finanza poi diventati ufficiali dell’Aise, l’agenzia di sicurezza per l’estero).

Ma il personaggio più misterioso della galassia San Donato è un ex petroliere tunisino diventato finanziere in Svizzera: Kamel Ghribi, amico della vedova del fondatore, Gilda Gastaldi, diventato vicepresidente del gruppo (presidente è Paolo Rotelli, figlio di Giuseppe) nonché global advisor della famiglia, di cui cura gli investimenti. Una vecchia foto di Ghribi lo ritrae con vistosi pantaloni blu elettrico, camicia di seta in tinta e giacca a quadrettoni. Oggi indossa più sobri abiti scuri di ottimo taglio ed è tornato sul luogo in cui sono iniziate le sue attività finanziarie: Lugano, dove dal 2005 ha sede la sua holding personale, la Gk Investment, oggi diventata Gksd Investment Holding Group.

Da qualche mese, a Lugano ha aperto anche una sede del San Raffaele: il 25 gennaio 2024 è stata iscritta nel registro cantonale di commercio una nuova società, la San Raffaele Swiss Sa. Tra i referenti, Alberto Zangrillo, il primario di anestesia del San Raffaele di Milano che era anche il medico personale di Berlusconi. Per ora la San Raffaele Swiss è solo un ufficio in via Monte Boglia 11, a Lugano, senza alcuna attività clinica o ospedaliera, che in Svizzera avrebbe bisogno di un lungo e complesso iter di autorizzazioni.

Ma lo scopo sociale della San Raffaele Swiss – si legge nei documenti societari – va dalla “erogazione di prestazioni mediche” alla possibilità di “aprire succursali e/o partecipare ad altre società ed imprese sia in Svizzera che all’estero”. Presidente del San Raffaele elvetico è Kamel Ghribi, che qui è di casa anche perché è stato per anni socio in attività immobiliari dell’ex sindaco di Lugano, Giorgio Giudici. Vicepresidente è Gilda Gastaldi, la vedova di Giuseppe Rotelli.

Niente attività clinica (per ora), ma intensa attività universitaria: l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano già dal 2016 cura a Lugano, in collaborazione con l’Università della Svizzera italiana (Usi), un corso di laurea magistrale in Psicologia cognitiva: Cognitive Psycology in health communication. Era all’interno della facoltà di Comunicazione, ma dall’anno accademico 2022-2023 è passato alla facoltà di Scienze biomediche dell’Usi: un vero salto di qualità, perché l’essere all’interno di una facoltà medica permette ai laureati di esercitare anche in Svizzera la professione di psicologo.

I professori del San Raffaele che sono nel board del corso di laurea sono Mariaclelia Di Serio, docente di Statistica, e Antonio Malgaroli, ordinario di Fisiologia. Il direttore del master è un professore dell’Università di Lugano docente di teorie della comunicazione, Peter Johannes Schulz, che in passato ha avuto qualche problema per accuse di plagio: nel 2016 fu sanzionato e sospeso per un semestre dalla sua università per essersi appropriato di lavori altrui, aver copiato alcuni capitoli di libri e non aver segnalato le citazioni di altri autori; è stato poi accusato di aver copiato senza citarlo un filosofo inglese, Sir Anthony Kenny, e addirittura papa Giovanni Paolo II.

I professori Schulz, Malgaroli e Di Serio fanno parte di un centro di ricerca dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, il Center for Behavioral Neuroscience and Communication. L’uomo forte della Facoltà di scienze biomediche dell’Università di Lugano è Albino Zgraggen. Per qualche anno è stato segretario generale dell’università ticinese, ma è più noto per il suo ruolo di referente di Comunione e liberazione in Svizzera. Che i baroni determinino le carriere dei ricercatori e dei docenti è ben noto in Italia, ma anche in Canton Ticino appartenere a Comunione e liberazione è diventato ora titolo preferenziale per lavorare all’Università di Lugano.


Diritto di replica

L’Università della Svizzera italiana (USI) respinge con fermezza l’affermazione secondo cui l’appartenenza al movimento Comunione e Liberazione costituirebbe titolo preferenziale per lavorare all’USI. L’USI è laica. Essendo una delle 12 università pubbliche riconosciute da swissuniversities, è soggetta alle procedure dell’Agenzia svizzera di accreditamento e garanzia della qualità. La trasparenza dei processi di nomina si esprime nei suoi Statuti e l’equità dei processi di selezione è assicurata da commissioni di preavviso miste e procedure di nomina che prevedono molteplici passaggi. La selezione avviene in base a competenze, esperienze e qualifiche, promuovendo diversità e inclusione. Ottenere favoritismi in base ad affiliazioni religiose o ideologiche sarebbe molto grave in primis per l’USI, i cui principi fondamentali sono iscritti nel suo Codice etico che non ammette alcuna forma di discriminazione – né in positivo, né in negativo – in base a credenze religiose, opinioni politiche, provenienza o genere.
Università della Svizzera italiana

In merito all’articolo uscito su Il Fatto Quotidiano, dal titolo “Il San Donato sbarca in Svizzera con Comunione e liberazione”, ci teniamo a precisare che Comunione e Liberazione non ha alcun legame con il Gruppo San Donato e con l’ospedale San Raffaele, come invece lasciano intendere senza darne motivazione il titolo stesso dell’articolo e questa frase iniziale: “il radicamento del gruppo ecclesiale cattolico nel Canton Ticino sta avvenendo anche grazie a due santi: San Raffaele e San Donato, intesi come aziende ospedaliere della sanità privata”. Smentiamo inoltre la grave insinuazione che l’appartenenza a Comunione e Liberazione possa dare un qualsiasi “titolo preferenziale” per lavorare all’Università del Canton Ticino, come invece l’articolo afferma senza darne, di nuovo, alcuna motivazione. Nel costruire tale insinuazione viene inoltre da voi coinvolta, senza dar conto in quali termini lo sarebbe, una persona che tra l’altro risulta non essere un docente universitario, come invece si legge nell’articolo, e non avere attualmente alcun ruolo di responsabilità all’interno dell’Università del Canton Ticino.
Simone Finotello 
Responsabile Ufficio Stampa e Relazioni Istituzionali di Comunione e liberazione

La risposta

L’influenza di Comunione e liberazione nella Facoltà di scienze biomediche dell’Università di Lugano e in particolare nel corso di laurea magistrale in Psicologia cognitiva – che è realizzato in collaborazione con il San Raffaele di Milano – ci è stata confermata da fonti locali. È vero che Albino Zgraggen non è docente dell’università, ma è stato personaggio influente dell’ateneo, come segretario generale dell’università ticinese. È noto che Zgraggen è il referente di Comunione e liberazione in Svizzera. (GB)

Leggi anche:
Il mistero Kamel Ghribi
San Donato, sanità privata, politici e agenti segreti

Il Fatto quotidiano, 7 ottobre 2024 (versione ampliata)
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