Le mani sulla città. Abbattuta la clinica Città di Milano
Il Rito Ambrosiano prosegue i suoi scempi edilizi. Questa volta tocca a tre palazzine di via Lamarmora, dove aveva sede la Casa di cura Città di Milano, passata da Salvatore Ligresti al gruppo San Donato: le facciate, realizzate nel 1909 in stile eclettico-liberty dall’architetto Erminio Alberti, sono vincolate e dunque non si potrebbero abbattere.
Ma a Milano, come stanno dimostrando le tre inchieste per abusi edilizi aperte dalla Procura, in urbanistica vige il Rito Ambrosiano, che rende possibile abbattere vecchi edifici, anche di pregio, per costruire palazzoni e grattacieli. In forza di circolari del Comune in contrasto – secondo la Procura – con le leggi urbanistiche.
Così il gruppo San Donato, leader nella sanità privata e proprietario degli immobili, ha buttato giù le palazzine, compresa la facciata vincolata, per costruire un grande complesso residenziale con annesso spazio espositivo dove sistemare le opere della collezione Gastaldi-Rotelli, con dipinti del Seicento e del Settecento.
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