Se n’è andato Frank Agrama, il regista e produttore “spalla” di Silvio
Mohamed Farouk Agrama, per gli amici Frank, se n’è andato a 93 anni. Era nato in Egitto, dove aveva fatto l’attore bambino, era passato in Libano e poi in Italia, dov’era diventato regista, e si era stabilito a Los Angeles, dove si era consolidato come produttore. Nella sua lunga vita ha prodotto e girato B-movies di culto come L’amico del padrino, Si più fare molto con sette donne, Queen Kong e Dawn of the Mummy, considerato uno dei peggiori film mai girati.
Ma deve la sua notorietà a Robocop e alla condanna (a 3 anni) nel processo per i diritti televisivi Mediaset insieme a Silvio Berlusconi (4 anni), di cui è stato considerato prestanome e socio occulto. Era lui che comprava i film in America, li passava – facendo qualche cresta – alle società offshore della Fininvest, per farli poi approdare nelle tv dell’amico Silvio, che così occultava negli anni al fisco italiano e ai soci di minoranza 368 milioni di dollari.
Ha sempre sostenuto di essere un produttore indipendente. Le sentenze lo smentiscono, Agrama era una cosa sola con Berlusconi: “Il 21 dicembre 1993 Bruce Gordon di Paramount in una lettera al collega Lucas conferma “la totale sovrapponibilità tra Agrama e Berlusconi, posto che non vi è distinzione né tra le società né tra le persone, né tra le cifre”.
Non ha fatto un giorno di carcere in Italia, ma nel 2020 l’Internal Revenue Service, l’agenzia governativa per la riscossione dei tributi negli Usa, gli aveva chiesto conto di 140 milioni di franchi svizzeri (circa 130 milioni di euro) custoditi in Svizzera.