POLITICA

Nuovi treni Trenord per i pendolari? La Lega li usa per fare propaganda

Nuovi treni Trenord per i pendolari? La Lega li usa per fare propaganda

I treni per i pendolari usati come strumento per la propaganda politica della Lega. È quello che emerge dal colloquio tra due uomini del partito di Matteo Salvini, che parlano dell’imminente arrivo dei nuovi convogli Trenord, attesi da anni dai pendolari lombardi che subiscono i disagi e i ritardi causati da un parco treni fatto di convogli che sono reperti da museo, alcuni con ben 35 anni di vita. È un dialogo che doveva restare segreto, ma che è finito registrato e che il Fatto quotidiano ha potuto ascoltare. I due interlocutori sono Roberto Anelli, capogruppo del Carroccio in Regione Lombardia, e l’onorevole Paolo Grimoldi, deputato leghista e segretario della Lega Lombarda. Il tema trattato è come la Lega può approfittare politicamente dell’arrivo dei nuovi convogli delle Ferrovie Nord.

Grimoldi: “Arriverà quando… sti cazzo di treni ci sono per davvero?”. Anelli: “Il problema vero è fare una contro-campagna che poi è in dubbio. Delle difficoltà oggettive ci sono… Facciamo la campagna e i cittadini non ci credono. L’unica campagna che dobbiamo fare è dire: ‘Arriveranno i treni nuovi come vi abbiamo detto. Dovete portar pazienza’”. Grimoldi: “Sì, ma anche perché da quanti anni è, è da quando c’era Maroni che continuiamo a raccontare: ‘Arriva il treno, arriva il treno’. Aspettiamo che arriva il treno e facciamo festone con i fuochi d’artificio! Scusami, poi ti lascio…”.

A questo punto una voce non riconoscibile dice: “Una contro-campagna…”. Interviene di nuovo Grimoldi: “Prima delle elezioni regionali arrivano sti cavolo di treni nuovi? Gibelli continua a dire…”. Andrea Gibelli è l’uomo della Lega nelle ferrovie lombarde: presidente del Gruppo Fnm Ferrovie Nord Milano, è stato segretario generale della giunta di Regione Lombardia e direttore generale della presidenza dal marzo 2013 al maggio 2015, quando presidente regionale era Roberto Maroni. In precedenza era stato vicepresidente e assessore regionale alle Attività produttive. Prima ancora, dal 1994 al 1996 e dal 2001 al 2010, deputato del Carroccio alla Camera.

Anelli prosegue il suo discorso concitato – e forse anche un po’ polemico con Gibelli – sui treni per i pendolari: “È a novembre, dovrebbero arrivare!”. Grimoldi: “Allora! Allora! Secondo me, ne parlavamo venerdì, abbiamo fatto la riunione per le infrastrutture eccetera… C’era anche Gibelli… Invece che iniziare a mettere un treno qua, un treno là, bisognerebbe mettere appena arrivano i treni: qual è la linea…”. Una voce non riconoscibile aggiunge: “…più sfigata?”.

Risponde Grimoldi: “Più frequentata, non più sfigata… Non la più… Non me ne frega un cazzo! Qual è quella con il maggior numero di utenti? Ecco, allora, prendi cinque treni, appena arrivano i primi cinque, e li metti tutti su quella linea dove c’è… che ne so… 300 mila pendolari. Basta! Quando arrivano i treni, il Pd può fare tutti i convegni che vuole… Basta. Dopo di che Gibelli spero che telefoni tutti i giorni là dove stanno facendo i treni per sincerarsi che la condizione sia…”.

Nessun effetto Metropol, nessuna replica milanese del Russiagate moscovita della Lega: la registrazione non è stata rubata da spioni o servizi segreti, ma è la normale registrazione di tutte le riunioni che viene realizzata al Pirellone nell’aula dei gruppi consigliari della Regione. Gli incauti partecipanti alla riunione non lo sanno o non se ne ricordano e così lasciano traccia della loro intenzione di usare l’arrivo dei treni per fare campagna per la Lega.

La Regione ha acquistato 176 nuovi treni per Trenord, con un investimento di 1,6 miliardi di euro. I primi 15 stanno finalmente per arrivare e, secondo quanto annunciato dall’assessore regionale ai Trasporti, Claudia Maria Terzi, saranno destinati alla linea Chiasso-Como-Milano-Rho, alla Colico-Chiavenna, alla Lecco-Sondrio e alla Lecco-Bergamo.

Il Fatto quotidiano, 23 novembre 2019
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