Friuli, la biblioteca dei libri viventi
Oggi, 30 maggio 2019, a Tolmezzo, la piccola cittadina friulana capitale della Carnia, in piazza ci sarà “La Biblioteca dei libri viventi”. Che cos’è? Una vera biblioteca, con i bibliotecari, i libri e un catalogo di titoli da cui scegliere. Ma per leggere non occorre aggirarsi tra gli scaffali, non bisogna sfogliare le pagine. Bensì ascoltare: perché è una biblioteca fatta di persone vive. I libri sono, in questo caso, i ragazzi delle scuole. I “libri viventi” possono essere presi in prestito, possono essere interrogati con domande sul loro contenuto, non devono essere danneggiati né macchiati, vietato strappare le pagine e soprattutto i capelli. Meglio trattarli con riguardo e affetto e restituirli dopo 30 minuti per lasciare il posto a nuovi lettori, magari dopo aver scelto un altro libro dal catalogo.
Questo è il regolamento della “Biblioteca dei libri viventi”, dove i libri non sono di carta ma in carne e ossa, però servono, come dovrebbero fare tutti i libri, ad aprirci la mente, ad abbattere i nostri pregiudizi e a scoprire che dietro agli stereotipi, così come dentro le pagine di un libro, si nascondono persone e storie.
L’iniziativa è diffusa in tutta Italia e coinvolge ormai da anni migliaia di ragazzi che partecipano in tempo scolastico ai “Cantieri di lettura” (tre appuntamenti da due ore l’uno): con la collaborazione degli insegnanti, ogni ragazzo sceglie il libro che vuole diventare, andando così ad arricchire il catalogo della Biblioteca. È un’azione del progetto di educazione alla lettura “Youngster”, ideato e realizzato dal gruppo Damatrà, che si rivolge ai ragazzi tra i 12 e i 18 anni. Dalla sua prima edizione, nel 2007, sono state migliaia le attività nelle scuole e delle piazze e i ragazzi coinvolti.
In Friuli Venezia Giulia, l’idea ha avuto un buon successo, perché questa regione all’estremo margine nordorientale dell’Italia, poco conosciuta dal resto del Paese, è una delle aree a più alto tasso di lettura, sia tra i ragazzi, sia tra gli adulti. Smentito il pregiudizio diffuso nel resto d’Italia secondo cui il Triveneto è ricco di capannoni, ma povero di cultura. Le statistiche dicono che il 50,6 per cento dei cittadini sopra i 6 anni qui legge almeno un libro all’anno. E il Trentino-Alto Adige è la regione con il più alto tasso di lettura in Italia, l’unica che batte il Friuli Venezia Giulia, che comunque è 10 punti avanti rispetto alla media nazionale (41 per cento). In Fvg il 15,3 per cento dei lettori in media legge almeno un libro al mese (13,4 per cento in Italia). Buona anche la lettura dei quotidiani: seconda regione d’Italia, con il 57,5 per cento, contro un dato nazionale del 40,6.
Non solo carta: la passione per la lettura contagia anche i contenuti digitali. L’8,9 per cento di chi ha utilizzato internet nei tre mesi precedenti la rilevazione da cui traiamo questi dati ha letto un libro sul web o un e-book (il dato medio nazionale è 8,1); il 35,8 per cento ha letto quotidiani online (32,3 il dato italiano); e il 63,2 per cento ha consultato un wiki, una voce dell’enciclopedia online (secondo dato italiano, contro una media nazionale del 55,4 per cento).
In questo quadro, i ragazzi che oggi, 30 maggio 2019, fanno i libri viventi a Tolmezzo, in un’iniziativa realizzata con la collaborazione del Comune, dell’assessore alla cultura e della locale biblioteca civica Adriana Pittoni, sono una promessa di futuro, la speranza che la cultura accresca la consapevolezza democratica dei cittadini e batta la paura, l’intolleranza, la voglia di muri.