Il lato oscuro della Forza. Ora il potere occulto è diventato privato
Norberto Bobbio, in un’intervista concessa sul finire della vita, confessava di avere “sottovalutato il potere occulto”. Diceva: “Abbiamo fatto finta di non vederlo, pensavamo di essere arrivati con la democrazia alla trasparenza. Intendiamoci, non eravamo così ingenui da ignorare che il potere è di per sé segreto. Il controllo degli altri senza essere controllati è sempre stato un fine più che un mezzo del potere: il potente dei potenti, Dio, è colui che vede tutto senza essere visto; gli arcana imperii hanno fatto la storia, anche la nostra unità, da Cavour a oggi. Ma non siamo stati capaci di prevedere la sua diffusione trasversale e neppure il suo intreccio con la criminalità”.
La storia d’Italia è segnata dai poteri segreti. Erano poteri dello Stato. Il Sifar schedava migliaia di persone, la P2 confezionava centinaia di dossier, di trame e ricatti. Lo facevano i servizi “deviati”: ma era un aggettivo ipocrita per mascherare la diritta realizzazione dei compiti d’istituto, contrari alla Costituzione, sì, ma non agli ordini dei capi degli apparati, fedeli, più che alla Carta, agli alleati atlantici.
Dopo la fine del mondo diviso in blocchi, si è verificata la (parziale) privatizzazione del potere occulto. Telecom-Pirelli ha costruito un suo sistema d’intelligence, sotto la guida di Giuliano Tavaroli e non senza accordi e scambi con gli agenti Sismi di Marco Mancini. Poi tanti altri ci hanno provato, a volte finendo sotto indagine (come Giulio Occhionero), altre volte, chissà, senza essere scoperti. Fino alla premiata ditta Equalize di Enrico Pazzali e Carmine Gallo.
È una tentazione troppo forte, a quanto sembra, quella di passare al lato oscuro della Forza. Per amore dei soldi, per ossessione del potere. Un poliziotto come Gallo tradisce la sua storia di grande cacciatore di mafiosi, di superesperto della ’ndrangheta, per metter su un’agenzia privata d’investigazioni che buca i sistemi informatici dello Stato e distribuisce trojan al miglior offerente.
Un carabiniere come Vincenzo De Marzio, nome di battaglia “Tela”, Ros, poi Sismi e poi ancora Ros, quando si dimette dall’Arma si porta a casa un archivio di 52.811 interrogazioni alle banche dati Sdi del ministero dell’Interno, crea una sua agenzia d’investigazioni, la Neis, e mette a disposizione di Equalize il suo tesoro nascosto di accessi illegali.
Non è l’unico. C’è tutto un sottobosco di uomini dello Stato passati al lato oscuro della Forza, dopo essersi dimessi dagli apparati, o restando in servizio e tradendo il loro giuramento. Oggi è – paradossalmente – più facile il lavoro degli specialisti del potere occulto. Un tempo dovevano fare una lunga attività di ricerca, raccolta, reclutamento, intimidazione, corruzione, intossicazione. Oggi basta un click.
Il Panopticon sognato da Bentham e temuto da Foucault è diventato cibernetico, smaterializzato, digitale. E per quanto sofisticati siano i sistemi di protezione, ci sarà sempre un lupo più veloce del pastore. In questa eterna rincorsa tra predatore e preda, Equalize è un caso clamoroso, per la vastità dei “servizi” offerti, delle relazioni consolidate, dei livelli raggiunti. È – semplificando – destra che spia la destra, quindi gode di una tolleranza in altri casi sconosciuta.
Al netto delle vanterie di Samuele Calamucci, l’ex hacker di Anonymus diventato lo specialista dell’agenzia, gli spioni di Pazzali e Gallo lavoravano su almeno quattro livelli d’attività. Il mercato legale delle informazioni e della “reputation”, sulla base della professionalità maturata da Carmine Gallo. La protezione della carriera e degli affari di “Zio Bello”, con la sua ossessione per il controllo e le relazioni. Il mercato illegale delle informazioni, perché è un attimo passare il confine dell’illecito: per fare un piacere a un amico, per consolidare rapporti e creare ricatti, per guadagnare tanti soldi, per esibire la narcisistica potenza dell’occulto. Al quarto livello stanno gli incroci con i “colleghi” dei servizi: italiani, aziendali, internazionali. È il livello ancora tutto da sondare.