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Cdp vuole rifare la gara per l’area delle ex caserme Reni a Roma

Cdp vuole rifare la gara per l’area delle ex caserme Reni a Roma

È considerata la più grande operazione immobiliare del momento: la rigenerazione urbana dell’area delle ex caserme Guido Reni, a Roma. Valore 500 milioni di euro, su terreni di Cassa depositi e prestiti (Cdp), con collegata, come oneri d’urbanizzazione, la realizzazione del Museo della Scienza, vicino al Maxxi. Per assegnare l’affare, Cdp Real Asset aveva aperto un bando a novembre 2023. Aveva ricevuto una ventina di manifestazioni d’interesse, tra cui quella di Fabrica di Francesco Gaetano Caltagirone. Queste si erano poi concretizzate in sei offerte non vincolanti, con la compilazione di una short list di operatori pronti ad acquistare l’area: DeaCapital, Luiss-Generali, Hines, Coima, Kryalos, Investire.

Alla fine, però, nel luglio 2024 era arrivata una sola offerta vincolante: da parte di Coima di Manfredi Catella, il più attivo degli sviluppatori sulla piazza di Milano (da Porta Nuova al Villaggio olimpico di Porta Romana), che cercava così di entrare alla grande nel mercato immobiliare della capitale. Ritirati tutti gli altri operatori: Luiss-Generali ha ritenuto prioritario il progetto di digitalizzazione dell’università rispetto a quello di costruzione di uno studentato sull’area delle ex caserme; gli altri erano stati forse frenati dalla lunghezza del progetto, dalla presenza di troppi oneri (come la quota di social housing da realizzare) e dalla previsione di una remunerazione troppo bassa.

Malgrado l’arrivo di una sola offerta, già giudicata congrua da Cdp Real Asset, i tempi di assegnazione si sono allungati, finché Cdp ha manifestato l’intenzione di azzerare tutto e fare una nuova gara, adducendo come giustificazione l’intenzione di entrare direttamente nell’affare con una quota di minoranza (una partecipazione fino al 20%). Oggi, 15 ottobre 2024, è convocato il consiglio d’amministrazione di Cdp Real Asset che dovrà valutare se assegnare la gara o ricominciare tutto da capo.

(Foto di Isabella Balena)

Il Fatto quotidiano, 15 ottobre 2024
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