CORONAVIRUS

Il sindaco che ha scoperto l’errore: “Così Regione Lombardia sbagliava i dati”

Il sindaco che ha scoperto l’errore: “Così Regione Lombardia sbagliava i dati”

Ad accorgersi che i numeri dei malati Covid della Lombardia erano sbagliati è stata una giovane sindaca con la passione per i numeri: Caterina Molinari, 37 anni, di professione ingegnere, impiego all’Eni momentaneamente sospeso per fare la prima cittadina di Peschiera Borromeo, alle porte di Milano. Ha subito segnalato alla Regione l’errore. Invano.

Come ha fatto ad accorgersene?

Io verifico ogni giorno i numeri dei contagiati Covid, per poter intervenire subito con azioni di sostegno per i cittadini del mio Comune, 24 mila abitanti, con tanti contagiati dal Covid-19. In questi mesi abbiamo fatto migliaia d’interventi, aiuti agli anziani, consegne di spesa a domicilio, sostegno informativo al telefono, pasti e medicinali portati a casa.

Dove li verificava, i numeri dei contagiati?

Nei primi mesi, nel sito dell’Ats, l’azienda territoriale sanitaria, che era l’unico canale disponibile. Dal 12 ottobre 2020 è diventato disponibile il “cruscotto” della Regione Lombardia.

E poi che cosa è successo?

La svolta è avvenuta il 13 gennaio. Il giorno prima, secondo il sito della Regione i contagiati di Peschiera Borromeo erano 400. Il 13 diventano di colpo 1.200. A me piacciono i numeri: non ho fatto fatica a capire che sul portale restavano tra i malati anche i positivi che erano guariti, ma non avevano fatto il tampone finale da cui risultare negativi; continuavano dunque a comparire tra i positivi.

Un pasticcio che gonfiava i numeri degli infetti.

Sì, nel portale della Regione erano via via sommati insieme tutti quelli che erano stati positivi, senza sottrarre i guariti. I positivi risultavano essere il triplo dei positivi reali.

Che cosa ha fatto?

Ho comunicato subito l’errore alla Regione, alla Ats e alla Prefettura. Nessuno mi ha risposto. Poi noi sindaci abbiamo sollevato il problema e allora hanno cominciato a scriverne i giornali. Ma la Regione ha risposto che non c’era problema, perché non c’era correlazione tra i dati che avevamo noi sindaci e i dati che la Regione comunicava al governo.

Quelli che hanno fatto finire la Lombardia in zona rossa.

Sì. Ma invece la correlazione c’era eccome. La Regione comunicava a Roma un numero di positivi che era il triplo dei malati effettivi. Se ne devono essere accorti il 22 gennaio: quel giorno i positivi a Peschiera Borromeo erano 395, il giorno dopo, ripulito il data base, sono scesi a 82.

Anche a Peschiera Borromeo si voterà il nuovo sindaco, a maggio-giugno prossimo…

Non mi riguarda più. Io non mi ricandido. Torno a fare l’ingegnere, il mio lavoro mi piace molto.

 

Il Fatto quotidiano, 24 gennaio 2021
To Top