POLITICA

Elezioni a Basiglio. Occhio chi voti

Elezioni a Basiglio. Occhio chi voti

Domenica 10 giugno, tra i cittadini italiani che andranno a votare per scegliere il loro sindaco ci saranno anche quelli di Basiglio, un paesone ai confini di Milano noto anche fuori dai confini della Lombardia perché è a Basiglio che Silvio Berlusconi ha costruito Milano 3, una delle sue “città satellite”. Ebbene, gli elettori di Basiglio domenica troveranno sulla scheda elettorale alcune liste politiche ma anche qualche problema criminale. Innanzitutto avranno tra i simboli da scegliere quello di “Cittadini solidali per Basiglio”, una lista civica con candidato sindaco Marco Flavio Cirillo: ex sindaco di Basiglio sotto le bandiere di Forza Italia, nonché ex sottosegretario nel governo Letta.

“Informazione a orologeria”, hanno protestato i suoi sostenitori, perché quattro giorni prima del voto il Fatto quotidiano ha rivelato che il pm Paolo Filippini, chiusa l’inchiesta su Finlombarda (la “banca” della Regione Lombardia) sta per chiedere il rinvio a giudizio per corruzione di Cirillo, che di Finlombarda era consigliere d’amministrazione. Metti che domenica sia eletto sindaco: tra qualche mese dovrà dividersi tra gli impegni in municipio e il processo a palazzo di giustizia.

È accusato di aver incassato “tangenti e altre utilità” dai rappresentanti di alcune società a cui faceva ottenere finanziamenti Finlombarda. Dalla Kerotris srl si è fatto promettere un incarico societario per sé e l’assunzione di un’amica, oltre ad aver goduto di una buona cena da “Cesarina”, a Roma, seguita da un incontro sessuale con una giovane signorina straniera. Dalla società Vitali spa ha ricevuto un finanziamento elettorale di 10 mila euro per il candidato sindaco di Novara di cui era il sostenitore. Dalle Officine Meccaniche Castellini spa ha ricevuto – scrive il pm – “la promessa di utilità o somme di denaro non meglio precisate, oggetto di specifici accordi, come risultano dalle intercettazioni telefoniche”.

Sarà il giudice dell’udienza preliminare a decidere se rinviarlo a giudizio e poi saranno i giudici del tribunale a sentenziare se è colpevole di corruzione oppure no. Ma i cittadini hanno subito il diritto di conoscere i fatti contestati a Cirillo e le intercettazioni in cui si accordava con gli imprenditori a cui faceva arrivare i finanziamenti. Non “informazione a orologeria”, dunque, ma informazione utile a conoscere i candidati per poi poter scegliere serenamente se votarli oppure no.

Neppure un favore fatto dal nostro giornale – come qualcuno ha malignato – all’avversario di Cirillo, il giovane Simone Patera, della lista “Patera sindaco” che riunisce Forza Italia, Lega e un paio di liste civiche. Perché è da mesi che Davide Milosa non soltanto racconta sul Fatto quotidiano che la lista di Patera è attivamente sostenuta da Paolo Berlusconi, il quale spera di realizzare presto a Basiglio, dopo Milano 3, anche Milano 4, una nuova città con tanto cemento e tanti profitti per la famiglia dell’ex presidente del Consiglio nonché fondatore di Forza Italia; ma rivela anche che la lista di Patera è nata nello Sporting Club di Basiglio, di cui è proprietario Emanuele Stilo.

La famiglia di Stilo, ricorda Milosa, era titolare della Ausengieneering, azienda che nel 2015 fu oggetto di un’interdittiva antimafia che la escluse dai lavori per Expo: per i rapporti tra il suo direttore generale e i membri della cosca Mancuso di Limbadi, pura ’ndrangheta calabrese. Insomma, Cirillo o Patera, quante belle scelte hanno, domenica, i cittadini di Basiglio! Sulla scheda elettorale queste notizie non ci sono. Meno male che c’è “l’informazione a orologeria”.

Il Fatto quotidiano, 8 giugno 2018
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